Accesso ad agevolazioni pubbliche

 

Il supporto pubblico all'internazionalizzazione del sistema Italia si compone di molteplici strumenti, gestiti da diversi Enti ed Istituzioni.

 

Il Servizio Internazionalizzazione supporta le imprese attraverso:

 

  • L'individuazione delle agevolazioni più convenienti;
  • L'assistenza nelle procedure di accesso;
  • La gestione delle pratiche e degli adempimenti;


La profonda conoscenza dei meccanismi di accesso e di gestione delle agevolazioni pubbliche all'internazionalizzazione garantisce alle imprese l'efficacia del nostro servizio.

 

Agevolazioni

 

DL 112/2008 lett. b (già  D.Lvo 143/1998) - Studi difattibilità:
riguarda il finanziamento di studi di prefattibilità e fattibilità collegati alle esportazioni o ad investimenti italiani all'estero. Sono ammissibili le spese sostenute dalla presentazione della domanda fino a sei mesi dalla stipula del contratto, e riferibili a salari, emolumenti ad esperti, viaggi, spese tecniche, studi ecc. Per studi di fattibilità per investimenti all'estero sono finanziabili il 100% delle spese sostenute nei primi sei mesi, fino ad euro 100.000,00 per investimenti commerciali e fino ad euro 200.000,00 per investimenti produttivi (con il limite del -de minimis- e del 12,5% dei ricavi medi degli ultimi tre esercizi), e la durata del finanziamento (totalmente o parzialmente garantito da fideiussioni bancarie/assicurative) prevede un preammortamento massimo di 24 mesi ed un successivo rimborso in rate semestrali non superiore a 3 anni. Viene erogato, previa richiesta, un anticipo pari al 70 % entro un mese dalla stipula del contratto, mentre il restante 30 % in fase di consuntivo. Il saggio di interesse è fisso ed attualmente pari allo 0,5 per cento; viene determinato pari al 15% del tasso di riferimento (oggi al 2,24%) ma con un valore comunque non inferiore allo 0,5%, quale soglia minima. 


DL 112/2008 lett. a (già l. 394/1981) - Inserimento sui mercati esteri:

riguarda il finanziamento a tasso agevolato delle spese (nel limite dell'ottantacinque per cento) sostenute nei primi due anni di programmi di penetrazione commerciale di imprese esportatrici di beni e servizi che intendono realizzare o potenziare un insediamento durevole (uffici, filiali, esposizioni, centri assistenza ...). Il saggio di interesse è fisso ed attualmente pari allo 0,5 per cento; viene determinato pari al 15% del tasso di riferimento (oggi al 2,24%) ma con un valore comunque non inferiore allo 0,5%, quale soglia minima. L'agevolazione riguarda tre tipologie di spesa: le spese di struttura, le spese per azioni promozionali e quindi le spese varie, queste ultime non documentabili ed ammesse nella misura del 25% della somma delle prime due. Rientrano quindi nella presente agevolazione a titolo di esempio le spese di costituzione e funzionamento di uffici e magazzini, degli studi di mercato, i costi di pubblicità ed i servizi di assistenza alla clientela ante e post vendita, nonchè il costo del personale, le spese di viaggio, le consulenze specialistiche, le fiere o i viaggi. Il finanziamento massimo è di euro 3.371.760,00 (nel limite -de minimis- e del 25% dei ricavi medi degli ultimi tre esercizi dell'impresa proponente), la durata del finanziamento (totalmente o parzialmente garantito da fideiussioni bancarie/assicurative) non può essere superiore a 7 anni comprensivi di un periodo di preammortamento di due anni in cui sono pagati solo interessi. Si segnala che vengono ritenute ammissibili le spese sostenute a far data alla presentazione della domanda e che viene erogato un anticipo fino al 30% entro quattro mesi dalla stipula del contratto, mentre le altre erogazioni seguiranno la normale presentazione delle documentazioni di spesa.

 

DL 112/2008 lettera c - Patrimonializzazione Imprese:

costituisce un finanziamento volto a migliorare la solidità patrimoniale delle imprese per accrescere la loro competitività sui mercati esteri. E' rivolto alle PMI costituite in forma di spa che abbiano realizzato nel corso del triennio precedente un fatturato estero di almeno il 20 per cento sul complessivo. Si è determinato nel coefficiente di 0,65 il livello ottimale di copertura delle immobilizzazioni, quale rapporto tra patrimonio netto ed attività immobilizzate nette. Il finanziamento massimo è di 500.000,00 euro con il limite del 25% del patrimonio netto. Sono previste due fasi, una prima di erogazione e preammortamento che termina alla fine del II esercizio successivo all'erogazione con un tasso fisso di riferimento attualmente pari al 2,2 % , ed una seconda di rimborso quinquennale per le imprese -meritorie-, che cioè hanno raggiunto o mantenuto il livello di capitalizzazione soglia dello 0,65 %, e che avranno il beneficio di un tasso ridotto al 15 % del tasso di riferimento ma comunque non inferiore allo 0,5 % (valore attuale). Le imprese che invece non avranno conseguito o mantenuto il livello soglia dovranno restituire il finanziamento in un'unica soluzione entro tre mesi dall'approvazione del bilancio del II esercizio di riferimento.  

 

Legge 100/1990 - Simest s.p.a. : prevede la partecipazione fino al 25 % al capitale di rischio (capitale sociale) delle società estere e per un periodo massimo di otto anni, dopodichè l'impresa italiana beneficiaria dovrà riacquistare la quota Simest, obbligo per il quale è prevista apposita garanzia fideiussoria. In linea generale la Simest delega interamente la gestione all'impresa italiana, anche non richiedendo posti nel CDA ed impegnandosi a votare nelle assemblee conformemente all'impresa nazionale; quale contropartita è richiesta all'impresa una remunerazione annua del capitale investito, variabile in base a diversi fattori ma indicativamente prevedibile nell'ordine del 5-6 per cento ca. A tale intervento si aggiunge anche un importante misura di carattere finanziario, essendo possibile un contributo sugli interessi nella misura massima del 50 per cento del tasso di riferimento (previsto dal DPR 902176), e quindi attualmente quantificabile nel 2 % circa, a fronte del finanziamento bancario aperto dall'impresa italiana per la sottoscrizione della propria quota del capitale di rischio nella società estera. Tale contributo copre il 90 % della quota di partecipazione italiana fino ad un massimo del 51 % del capitale dell' impresa estera. 

 

DM 397/2003 e seguenti - Fondi di Venture CapitaI:
sono complementari alla partecipazione Simest di cui sopra, partecipazione che è ritenuta essenziale per poter accedere ai fondi. Tali fondi servono, come sopra, per affiancare l'imprenditore italiano nel partecipare al capitale di rischio (capitale sociale) della società estera. I fondi seguono la filosofia della partecipazione Simest, ma con la differenza che pur essendo sempre previsto l'obbligo di riacquisto entro un periodo massimo di otto anni, non viene richiesta a garanzia la fideiussione, e la remunerazione annua al capitale viene limitata al tasso BCE più 1/2 punto, quindi attualmente al 1,5 per cento ca. La partecipazione del fondo non può essere superiore al doppio della partecipazione Simest e comunque le due partecipazioni insieme non possono eccedere il totale delle quote detenute dagli italiani ed il limite del 49 per cento complessivo del capitale. 

 

Altre Agevolazioni: 

si ricordano la legge 394/81 art. 1 O, per i consorzi agro-alimentari, turistici ed ittici, e la legge 83/89 per i consorzi di PMI industriali, commerciali ed artigiane, che prevedono dei contributi a fondo perduto da euro 77.468,53 fino ad euro 154.937,07 per coprire dal 40 al 70 per cento dei costi promozionali (partecipazione a fiere internazionali, incontri B to B, predisposizione di cataloghi e campagne pubblicitarie estere, degustazioni di prodotti .... ) volti a favorire l'internazionalizzazione delle PMI. I Consorzi devono essere multi regionali (almeno il 25% delle imprese devono essere di regione differente dalle altre) e costituiti da un minimo di 5/8 imprese. 

Legge 1083/54: è una misura prevista per corrispondere dei contributi a fondo perduto ad Enti ed Associazioni senza scopo di lucro che realizzino progetti promozionali per lo sviluppo delle esportazioni. Per definizione dei costi promozionali rinvio al paragrafo precedente e ricordo che il contributo può coprire fino al 50 % di tali costi ma la percentuale si è assestata negli ultimi anni intorno al 20/30 per cento. Ricordo che il soggetto beneficiario può anche realizzare il progetto promozionale, avvalendosi di una società di servizi della quale detenga una partecipazione maggioritaria, ed in tal caso sarà la società che presenterà la domanda in nome e per conto del beneficiario.

DM Consorzi 22.10.2012
: prevede l’attribuzione di contributi a fondo perduto fino al 50 per cento a favore dei –Consorzi per l’internazionalizzazione-. Questi devono avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere; nelle attività funzionali al raggiungimento dell’oggetto sono ricomprese le attività relative all’importazione di materie prime e di prodotti semilavorati, alla formazione specialistica per l’internazionalizzazione. Il progetto di internazionalizzazione deve prevedere specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e deve prevedere una spesa ammissibile non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 400.000 euro. Il progetto di internazionalizzazione deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera. Tra le iniziative finanziabili nel progetto si comprendono la partecipazione a fiere e saloni internazionali, eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali, show-room temporanei, incoming di operatori esteri ed incontri bilaterali fra operatori italiani ed esteri, workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero, azioni di comunicazione sul mercato estero, attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione (non più del 25% dell’intero progetto), realizzazione e registrazione del marchio consortile. Per il 2013 i progetti vanno presentati entro il 15 marzo 2013.

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Andrea de Bertoldi
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